Tanti consigli utili per i nostri occhi. Parliamo di allergie, di qualita della vista, di riposo notturno e di cattive abitudini.
Quest’oggi abbiamo il grande piacere di intervistare la Dott.ssa Daniela Domanico, Dirigente Medico di I livello – Chirurgo Oculista de “La Sapienza” di Roma, presso l’Ospedale Universitario “A. Fiorini” di Terracina (LT) e nel Distretto di Aprilia presso la stessa sede ASL.
La Dott.ssa Domanico può vantare già una lunga esperienza alle spalle, una conoscenza molto approfondita dell’occhio umano e delle patologie ad esso correlate.
Tra le altre cose ha scritto già un articolo per noi di RomaWellness, in cui invitava i nostri lettori a non dimenticarsi mai di salvaguardare i nostri occhi ( leggi articolo ) .
Dott.ssa Domanico, è un vero piacere averla qui da noi.
Dottoressa, è finalmente arrivata la primavera. Per quanto sia un periodo molto affascinante, è purtroppo per molti anche un periodo difficile per via delle allergie che comportano eccessiva lacrimazione, rossore e spesso congiuntiviti reattive. Cosa può dirci a riguardo?
“In verità i problemi si presentano già nel mese di febbraio con i primissimi pollini, ed è proprio in questo mese che si comincia una buona prevenzione che va dall’uso di colliri specifici antiallergici per un periodo minimo di 20-30 giorni, all’ausilio di un buon supporto orale di antistaminici allopatici o ancor meglio omeopatici (questi ultimi in particolare sono veramente efficaci nei pazienti giovani).
Bambini e ragazzi sono infatti maggiormente rispondenti a terapie mirate perché meno intossicati e/o antibiotici resistenti.”
Dottoressa, sempre più persone sembrano soggette a queste allergie. E’ una nostra impressione oppure c’è del vero in tale affermazione? Se sì, come mai?
“Effettivamente le allergie sembrano essere sempre più frequenti e diffuse ed i motivi sono molteplici. L’uso indiscriminato di farmaci (purtroppo anche antibiotici) insieme ad additivi e conservanti; lo stazionare troppo spesso e per troppe ore in luoghi chiusi non areati e ricchi di micropolveri; esposizione forzata in città a smog ed inquinanti vari aumentano la cosiddetta “sensibilizzazione” ad agenti esterni dando luogo ad allergie sempre più frequenti e variabilmente intense.”
Dottoressa, come possiamo difenderci da queste fastidiose allergie?
“Le sane abitudini partono già dall’alimentazione, come il consumo più frequente di alimenti freschi e di cereali che fungono da depuratori naturali evitando quindi conservanti, coloranti e sostanze artificiali. Dotare i condizionatori (anche quelli in auto) di filtri per pollini ed antiparticolato, evitare sostanze che stimolano gli attacchi allergici come fumo, spray e sostanze chimiche irritanti, usare occhiali da sole all’esterno che evitano stimoli accessori.
Prediligere l’attività fisica all’aria aperta ma meglio in zone di mare o montagna dove i pollini sono meno presenti. Seguire terapie mirate prescritte da medici specialisti e non acquistate in farmacia a seconda della pubblicità del momento.”
Parliamo d’igiene. A prescindere dai problemi di stagione, quali precauzioni a livello d’igiene dovremmo adottare nel quotidiano per salvaguardare la salute dei nostri occhi?
“Sempre prediligendo un’alimentazione adeguata, è bene pulire in modo accurato mattina e sera i bordi palpebrali passando ben bene tra le ciglia una salvietta umidificata monouso per occhi, in modo da rimuovere residui e secrezioni che potrebbero causare ristagni ed infiammazioni a volte anche molto dolorose. Prediligere detergenti delicati e mai con acqua troppo calda. Se si deve rimuovere il trucco aiutarsi anche con soluzioni specifiche e sciacquare sempre con abbondante acqua corrente.”
Le ore di sonno notturne, incidono sulla qualità della vista e la salute degli occhi?
“Le ore di sonno notturno incidono sula qualità di vita in genere, quindi dormire poco e male per lunghi periodi di tempo (meno di 7 ore a notte o con risvegli notturni frequenti) può comportare emicranie e disturbi anche visivi.
Lo stress innalza il livello di cortisolo nel sangue creando un circolo vizioso che, in particolare in primavera e col cambio dell’ora legale, aumenta la difficoltà ad addormentarsi ed amplifica i diversi disturbi del sonno che si ripercuotono nelle ore diurne con stanchezza, apatia, emicranie e sintomi correlati. La spossatezza primaverile non è sempre sintomo di carenze vitaminiche.”
Dottoressa, cosa può dirci in merito all’ipotesi che diverse ore passate al computer possano nuocere alla salute dei nostri occhi? Corrisponde a verità oppure è una leggenda metropolitana?
“Nessuna leggenda, il problema non è tanto l’uso del computer che in sé non dà problemi particolari quanto il come ed il tempo di stazionamento al PC. L’occhio, per lavorare bene (e questo non solo allo schermo) deve essere perfettamente corretto.
Se un occhio, anche con un lievissimo difetto di refrazione, sta ore in tensione lavorativa sempre alla stessa distanza, (ciò può accadere anche alla semplice lettura di un libro cartaceo) impone alla retina una messa a fuoco scorretta. Il lavoro al computer non è pericoloso ma bisogna staccare lo sguardo in media ogni 15 minuti e fissare un orizzonte lontano, ma cosa fondamentale è lavorare, guardare, leggere e vivere con gli occhi sempre ben coretti con un ottimo occhiale, con lenti a contatto per poche ore al giorno o con intervento refrattivo ad hoc.
Vivere con gli occhi non controllati o non adeguatamente corretti significa camminare senza soletta nelle scarpe nel caso vi sia un difetto ortopedico importante e sottovalutato. La trascuratezza nella medicina si paga negli anni.”
Quanto è importante l’utilizzo degli occhiali da riposo? Mentre altra situazione è quella relativa a persone che pur avendo una miopia, astigmatismo o presbiopia conclamata, non fanno regolarmente uso di occhiali, ma si limitano ad utilizzarli solo quando strettamente necessari. Che consiglio può dare a queste persone? Perché è così importante invece non affaticare l’occhio durante la giornata?
“In realtà così come già spiegato l’occhiale “da riposo” non esiste. Se sussiste un difetto refrattivo anche minimo va corretto subito (soprattutto in età pre-scolare). Un bambino con un difetto di vista che non viene corretto in l’età pre-scolare o al massimo nella scuola primaria, non potrà mai avere e neppure recuperare quei decimi di vista mai sviluppati e persi per sempre senza una cura adeguata. Il bambino rimarrà a vita con il cosiddetto “occhio pigro”.
In soggetti adulti, un difetto di refrazione va corretto sempre con occhiali per lontano se prima dei 40 anni (anche con l’uso di lenti a contatto per qualche ora al giorno o anche con intervento laser che risolve il problema in modo definitivo).
Nei soggetti dai 40 anni in su si aggiunge anche la correzione per vicino e per la media distanza (con occhiale progressivo o detto anche multifocale) da indossare sempre. Non dimentichiamo l’intervento di cataratta che va a sostituire il cristallino con una lente che in alcuni casi se scelta “progressiva – multifocale” può correggere ogni difetto a vita.”
Per concludere, cosa possiamo dire ai nostri lettori? Può lasciarci con qualche prezioso consiglio?
“Il mio consiglio verte in primis alla salvaguardia dei bambini: effettuare una prima visita completa di ciclopegia (dilatazione della pupilla con uso delle gocce per bambini) almeno a tre anni e mezzo e poi ogni anno se non ci sono problemi. Inoltre insisto nel consigliare una visita oculistica completa di visus accurato per appurare se si necessita di occhiali, di tonometria (misurazione della pressione dell’occhio) e dell’esame del fondo oculare con instillazione delle gocce per lo studio accurato della retina; di affidarsi infine ad un ottico esperto che saprà completare il lavoro se servono occhiali o lenti a contatto e per gli occhiali da sole soprattutto in questa stagione.”
Parliamo della sua professione. Sappiamo tra l’altro che è appena tornata dal WOC (World Ophthalmology Congress) 2014 tenutosi a Tokyo in Giappone, congresso mondiale di oculistica. Un’esperienza interessante.
“L’esplorazione dell’Asia è sempre arricchente dal punto di vista culturale ed il WOC (World Ophthalmology Congress – Congresso Mondiale di Oculistica) quest’anno con sede a Tokyo, ha approfondito come ogni anno gli argomenti tecnologici più attuali.
E’ stato interessante vedere dal vivo vari modelli d’impianto di retina artificiale ancora in studio ma di grande interesse oltre ad aver potuto acquisire l’aggiornamento del sistema di “riabilitazione visiva” per il trattamento di recupero visivo degli ipovedenti con microperimetria. Per me, che seguo in particolare il Glaucoma (malattia cronica più spesso ereditaria) che comporta in molti casi una notevole riduzione della vista, la “riabilitazione visiva” rappresenta un aiuto fondamentale.”
Dottoressa Domanico, grazie infinite per i preziosi consigli ai nostri lettori e per la sua disponibilità. Saremo felici di averla presto ancora con noi.
“Grazie a Voi, cari saluti e sempre a disposizione!”
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Intervista alla Dott.ssa Daniela Domanico – Parliamo ancora di occhi.