Dalla Dott.ssa Domanico ancora tanti consigli utili per i nostri occhi. Parliamo oggi di lenti a contatto e di interventi correttivi.
Dottoressa, la ringraziamo per essere di nuovo con noi. Dopo gli interessanti consigli della scorsa volta, i nostri lettori ci hanno chiesto nello specifico di parlare dell’utilizzo delle lenti a contatto e dell’utilità degli interventi di chirurgia refrattiva per correggere problemi di miopia e astigmatismo.
Innanzitutto, ogni quanto dovremmo fare un check-up dal nostro oculista di fiducia?
“Il controllo dall’oculista compreso di fondo oculare, eseguito con dilatazione dell’occhio con collirio, va fatto ogni anno da tutti. Se invece esiste un problema sistemico come ipertensione, diabete, tiroiditi etc.. ogni sei mesi. Tanto più se il problema è strettamente oculare come presenza di glaucoma, problemi corneali o retinici, allora i controlli sono cadenzati dallo stesso specialista oculista con particolare attenzione a non sottovalutare mai alcun allarme del medico.”
Cosa ci può dire in merito alle lenti a contatto? E’ da considerare sempre una scelta “sicura” ? Quali sono le precauzioni da adottare per chi fa uso sistematico di lenti a contatto?
“Le lenti a contatto (LAC) sono di forte ausilio in moltissimi casi. Mi capita di consigliarle anche ad adolescenti in ausilio durante le attività sportive, sempre usate con le dovute precauzioni igieniche e seguiti almeno nelle fasi iniziali da bravi contattologi che insegnano loro le varie procedure d’uso e mantenimento.
Ripeto che sono solo un aiuto momentaneo, da usare al massimo per sei – otto ore al giorno e quando possibile preferire le LAC monouso (“usa e getta” giornaliere) per problemi di infezioni a volte anche gravissime. In pronto soccorso troppo spesso mi trovo a dover affrontare (soprattutto nel periodo estivo per mare o piscina) brutte infezioni trascurate e sottovalutate che possono comportare gravi lesioni permanenti anche in pochissime ore.”
Prima le lenti a contatto erano prescritte dal medico, costavano molto di più e quindi l’ottico non faceva altro che mostrare al cliente la tipologia di lente consigliata dall’oculista.
Ora, l’ormai sovranità delle lenti a contatto usa e getta, fa si che i pazienti siano diventati purtroppo più autonomi nella scelta delle lenti a contatto, si recano senza prescrizione dagli ottici e spesso la scelta ricade sul prezzo o sulla marca, senza tener conto di alcuni fattori fondamentali come ad esempio la percentuale d’acqua e la curvatura della lente.
“Una lente a contatto va sempre acquistata in base ad una prescrizione di correzione visiva fornita da un medico oculista. Le “visite” sono mediche e l’ottico non può tener conto dello studio di eventuali patologie. Basti pensare che solo la retina dell’occhio è formata da ben 10 strati, uno diverso dall’altro ed esistono un’infinità di problemi correlati a questa e che solo un oculista ben formato è in grado di diagnosticare.
Non per essere pedanti ma anche nell’occhio si fa diagnosi di tumori e melanomi a volte anche ben nascosti… o più semplicemente rotture retiniche che, se non trattate in breve con il laser, potrebbero comportare il distacco di retina. Patologie come il cheratocono o il glaucoma per i quali una diagnosi certa va appurata nel tempo con ausili strumentali ed esperienza medica.
E potrei continuare con il vitreo, il cristallino, la congiuntiva, tumori di varia natura che spesso mi trovo ad asportare e magari sottovalutati per anni perché mai fatta una visita oculistica. L’ottico ha una grande importanza e ha una sua professionalità, è di fondamentale ausilio per i pazienti e per “trasformare ad hoc” una prescrizione medica; ma le due figure si completano e non si sovrappongono, la parte medica rimane della medicina.”
Consiglierebbe a chi soffre di una miopia o di un astigmatismo al di sotto delle 1,5/2,0 diottrie di sottoporsi ad un intervento di correzione? (Chirurgia refrattiva) oppure è una fautrice dell’utilizzo degli occhiali?
“Io sono sempre per il libero arbitrio e per il rispetto delle scelte personali. Noi oculisti chirurghi abbiamo un ampio ventaglio di scelte da proporre e possiamo consigliare i pazienti, sostenerli, aiutarli. Molto dipende dallo stile di vita, dal tipo di lavoro e dallo stato psicofisico del soggetto.
Mi piacciono gli occhiali e consiglio anche montature eccentriche e colorate con l’uso di lenti di ultima generazione, sono in accordo con l’uso di lenti a contatto anche se per poche ore al giorno e consiglio ed eseguo certamente la chirurgia refrattiva quando fattibile, poiché risolve il problema in toto ed in modo eccellente.
In alcuni casi (più avanti con gli anni e se il cristallino è opacato) risolvo con la chirurgia della cataratta in modo definitivo e con risultati ottimi. Amo parlare con i miei pazienti, capirne le necessità e risolvere i problemi cercando d’imboccare sempre la strada migliore proprio in vista degli anni a venire.”
Dottoressa Domanico, grazie ancora per i preziosi consigli ai nostri lettori e per la sua consueta disponibilità.
“Grazie a Voi, cari saluti e sempre a disposizione!”
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