Gli Esperti del Settore nutrizione consigliano di mangiarlo almeno 2 volte a settimana
Il pesce è un alimento ricco di proteine nobili, digeribile e delicato al palato, ottima fonte di grassi buoni, gli Omega 3, quali l’EPA (acido eicosapentaenoico ) e il DHA (Docosaesanoico).
Questi grassi polinsaturi sono in grado di contrastare i trigliceridi e il colesterolo cattivo, impedendo la formazione di trombi, che possano occludere i vasi sanguigni generando ipertensione e patologie cardiovascolari di varia natura, fino a causare l’infarto del miocardio.
Le ricerche più importanti sul consumo del pesce sono state focalizzate sulla popolazione degli Eschimesi che, consumando quotidianamente il pesce, presentano una bassa viscosità del sangue e un bassissimo rischio di patologie cardiovascolari.
Tra le varie specie, è preferibile consumare il Pesce Azzurro e il Salmone, che presentano alti valori di grassi buoni.
Attenzione al momento dell’acquisto: è preferibile scegliere il pesce fresco non allevato, che presenta una maggiore percentuale di proteine nobili e grassi buoni, rispetto al pesce di allevamento.
I crostacei e i molluschi contengono maggiori quantità di colesterolo ed è consigliabile limitarne il consumo, se si è affetti da ipercolesterolemia.
Particolarmente ricchi di Calcio sono invece: l’acciuga, il calamaro, il gambero, il luccio, il polpo e la torpedine, mentre una buona percentuale di potassio si riscontra nella cernia, nel gambero, nel merluzzo, nella trota e nella sogliola.
Tra le carni di pesce più povere in grassi ricordiamo la rana pescatrice , il polpo e lo smeriglio.
Tra i metodi di cottura prediligiamo il vapore e il cartoccio, senza dimenticare il consumo di pesce crudo, molto gustoso e popolare anche nel nostro Paese, previo abbattimento prima del consumo.
Autore: Dr.ssa Rosa G. Pinizzotto Biologa Nutrizionista
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