Quanto incide una corretta alimentazione con il riposo notturno. I consigli della Dr.ssa Rosa G. Pinizzotto
Ogni individuo dovrebbe dormire, in media dalle 7 alle 9 ore nell’arco delle 24 ore di una giornata. Questo tempo è necessario per recuperare le energie vitali spese durante la veglia e favorire un rilassamento fisico e psichico.
Ad oggi circa 15 milioni di italiani soffrono di insonnia nel nostro Paese e per 9 milioni di queste si tratta di un disturbo ormai cronicizzato e trattato con metodi farmaceutici specifici.
L’alimentazione gioca un ruolo importante anche in questo caso e non è sufficiente focalizzarsi sull’ultimo pasto della giornata, ovvero la cena, per aiutare il riposo notturno, ma è bene seguire uno stile di vita sano nell’arco di ogni giornata della settimana, concedendosi il lusso di piccoli piaceri eccezionali, che appagano il nostro gusto e i nostri sensi.
E’ importante sapere che il consumo di carboidrati complessi, quali pasta, pane, patate o riso è consigliato anche a cena. Questi cibi, essendo ricchi dell’amminoacido triptofano, stimolano la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che, a sua volta, stimola il rilassamento.
E’ bene ricordare che ogni cosa va assunta con moderazione, per cui una porzione media di pasta o di riso è più che sufficiente per consentire una buona digestione, senza sovraccaricare il nostro corpo dello stress di dover digerire una quantità esagerata di nutrienti assunti in quantità e varietà diversa.
Gli antichi rimedi della nonna, frutto di una saggezza popolare che si sta perdendo, tornano sempre utili per guarire comuni disturbi: un bicchiere di latte caldo, ad esempio, con miele o zucchero semplice aiuta a favorire l’ingresso del triptofano nel cervello.
Via libera anche a tisane rilassanti alla malva, alla camomilla, alla rosa canina o alla betulla, ma evitare il cioccolato o il caffè prima di andare a dormire, che, al contrario, hanno un effetto eccitante sul nostro metabolismo. Per lo stesso motivo devono essere evitati anche gli alcolici e tutti i derivati.
La regolarità negli orari di riposo, unita ad una sana e corretta attività fisica, lontana dalle ore del riposo notturno, concorrono al raggiungimento di un buon riposo notturno.
Ciascuno di noi avrà sperimentato, almeno una volta nella sua vita, la difficoltà del non riuscire a riposare serenamente o la sensazione di aver dormito bene o a sufficienza: quanto avrà pesato questo piccolo-grande disturbo sull’intera giornata? Quanto stress e tensione avrà riempito il giorno successivo?
Tutto questo dimostra che vale la pena seguire questi piccoli consigli per migliorare la qualità della nostra vita e risvegliarci la mattina più felici e sereni, con gli occhi aperti e la mente predisposta ad accogliere un nuovo giorno.
Autore: Dr.ssa Rosa G. Pinizzotto
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