Solo una moda o un effettivo aiuto per la salute? Scopriamo cosa c’è di vero – e valido – sui test per le intolleranze.
Facendo una comune ricerca su internet o partecipando ad uno dei salotti con le amiche possiamo venire a conoscenza di vari test per provare le intolleranze: vega test, Dna test, immunoglobuline test attraverso il sangue e tanti altri ancora. I risultati comparati tra i vari test sono spesso molto diversi e spesso controversi e comunemente risultiamo “intolleranti” o a quello che non mangiamo mai o a quello che assumiamo più spesso.
Seppure vi è certezza sul Breath test per provare l’intolleranza al Lattosio e sul Patch test per l’intolleranza al Nichel, su tutto il resto rimane un mondo di dubbi! Attenersi ai risultati di un test intolleranza è spesso sinonimo di “non mangiare nulla”, in quanto la soluzione sarebbe eliminare molti degli alimenti, agendo, in questo modo, non per la Salute, ma contro il nostro Sistema Nervoso, duramente messo alla prova dallo stress psicologico di rinunciare al cibo come piacere!
Se vogliamo effettivamente provare che un alimento è causa di un nostro malessere (mal di testa, colite, ecc.) proviamo a scrivere sulle pagine di un diario tutto ciò che abbiamo assunto e, nella pagina affianco, lo stato d’animo e fisico che abbiamo provato! In questo modo avremo almeno un’idea più attendibile dei sintomi da cui partire per una diagnosi, ma se pensiamo che la soluzione possa trovarsi in un comune test all’ultima moda, non sprechiamo tempo ed energie. Servono ancora molte ricerche per provare ogni cosa!
Autore: Dr.ssa Rosa G. Pinizzotto Biologa Nutrizionista
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