Relazione tra funzione tiroidea e scelte alimentari
Sempre più studi scientifici puntano l’attenzione sulla stretta relazione esistente tra funzione tiroidea e scelte alimentari: i segnali di stimolo del metabolismo rivestono un ruolo sempre più centrale nella regolazione della produzione degli ormoni tiroidei.
La tiroide è l’organo preposto al corretto funzionamento del nostro metabolismo e al giusto bruciare delle chilocalorie che ingeriamo, non a caso spesso si sente dire, ho il metabolismo lento e per questo tendo ad ingrassare, oppure ho la tiroide lenta e quindi accumulo peso. Non a caso uno dei disturbi tiroidei l’ipertiroidismo, e cioè l’eccessiva produzione di ormoni tiroidei, si riscontra spesso in soggetti particolarmente magri che spesso mangiano moltissimo e sprecano in calore gran parte dell’introito di chilocalorie ingerite con il cibo, stessa cosa al contrario accade a coloro che soffrono di ipotiroidismo.
La funzione tiroidea è sotto il controllo dell’asse ipotalamo – ipofisi – tiroide che si connette con il cervello e gestisce le scorte energetiche dell’organismo, muovendosi su semplicissimi concetti: non c’è da mangiare ….la tiroide deve lavorare poco meglio che rallenti, c’è molto cibo a disposizione… allora la tiroide deve lavorare tanto bruciamo calorie e aumentiamo le calorie da bruciare nel nostro organismo. Quindi la tiroide è l’organo che modula la maggiore o minore tendenza al consumo decidendo se trasformare in energia da utilizzare (ATP) o in calore (aumento della temperatura corporea) ciò di cui ci nutriamo; fate un piccolo test misurate la vostra temperatura corporea, se sotto i 35,5 probabilmente la nostra tiroide è un po’ pigra.
I soggetti tendenti all’ipotiroidismo cioè con una tiroide che lavora poco sono generalmente un po’ paffutelli, fanno fatica a dimagrire, hanno sempre mani e piedi freddi, sono inclini alla depressione e sono molto riflessivi e poco attivi, al contrario i soggetti in cui la tiroide lavora più del dovuto ritroviamo spesso magrezza eccessiva, occhiai, tachicardia, tendenza a mangiare molto senza ingrassare, e a scoprirsi anche se fa freddo.
Spesso su queste piccole problematiche tiroidee, che non hanno riscontro a livello di esami chimici, si può intervenire modificando lo stile di vita con semplici regole che stimoli la giusta attività tiroidea, attraverso un adeguato apporto calorico, attraverso una ricca colazione, un buon apporto proteico e del movimento fisico regolare e possibilmente intenso.
ATTIVITÀ FISICA
L’attività fisica ad oggi risulta essere uno dei maggiori stimolanti dell’attività tiroidea, associata ad un adeguato introito calorico (lo stare eternamente a dieta, in modo prolungato, con bassi regimi ckalorici tutti i giorni ha un effetto inibitorio sull’attività tiroidea); alla base di molti ipotiroidismi spesso vi è un approccio dimagrante basato sulla restrizione calorica ( ed un atleta deve evitare questo ancor più del sedentario).
Quindi per stimolare la nostra tiroide a lavorare a giusto regime prima di tutto non dobbiamo mandare segnali che mimino la carestia alimentare, perciò la giornata deve iniziare sempre con una giusta prima colazione particolarmente abbondante e ricca di tutti e tre i macronutrienti (grassi, proteine e carboidrati) si perciò a colazioni anche salate con uova, o affettati o grassi buoni come burro o olio o frutta secca, e carboidrati derivati da cereali integrali quali crusca di avena ad esempio o pane integrale + un minimo di zuccheri da frutta di stagione o un po’ di marmellata o di miele integrale, e dopo aver fatto colazione via iniziare con un po’ di attività fisica quotidiana. Questi preziosi segnali metabolici hanno risvolti positivi sulla liberazione di sostanze metabolicamente attive (come leptina, adiponectina e resistina).
IODIO
Oltre questo un altro elemento importante su cui porre attenzione per un buon funzionamento della tiroide è l’apporto di IODIO quotidiano (non a caso in commercio ritroviamo il sale iodato), e qui la nostra alimentazione si può spostare verso alimenti che ne contengono maggiori quantità come pesci, alghe, latte, uova e spinaci favorendo i soggetti che soffrono di un leggero ipotiroidismo a riequilibrare la loro tiroide; al contrario in chi ha il problema opposto, cioè una tiroide che lavora troppo può essere utile avere un alimentazione più ricca in crucifere (cavoli, broccoli e affini)soia, arachidi, mandorle, pere e pesche, e non dimenticate eventualmente un buon integratore di SELENIO che fa lavorare al tiroide in maniera corretta.
AUTORE: Dott.ssa Fabiana Contri – medico nutrizionista, esperto in medicina naturale e omotossicologia
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