Con l’arrivo del freddo, il nostro corpo cerca di adeguarsi alle basse temperature, scatenando il fenomeno della voracita.
E’ l’arrivo del freddo e il bisogno del nostro corpo di adeguarsi alle basse temperature, a scatenare il fenomeno della voracità che caratterizza i pomeriggi e il dopocena. Se a questo aggiungiamo lo stress lavorativo o in famiglia, un momento “no” della giornata e gli sbalzi ormonali, tipici delle donne, il cibo diventa una valvola di sfogo irrefrenabile, che non riusciamo più a controllare.
Il cibo è un bisogno fisiologico e insieme un piacere, ma quando diventa una compensazione di quei bisogni che non riusciamo ad appagare in altro modo, come un’arma a doppio taglio, si trasforma nel nostro peggiore alleato.
E’ qui che bisogna intervenire e controllare il nostro istinto!
Prima di tutto: se al pomeriggio o dopo cena abbiamo ancora fame scegliamo una tisana che possa gustarci, aggiungiamo un cucchiaio di miele e sorseggiamola lentamente.
A metà mattina e a metà pomeriggio inseriamo una merenda più sostanziosa, come un semplice toast con affettato magro o formaggio magro spalmabile e non dimentichiamo la frutta secca, che oltre a conferire preziosi nutrienti, è un valido aiuto per il nostro cervello al fine di poter appagare il nostro appetito. A sera scegliamo un cubetto di cioccolato fondente, che, stimolando la produzione di endorfine, ci rende più felici.
Associamo tutto a tanta attività fisica e, se proprio abbiamo bisogno di una valvola di sfogo, incrementiamola! Camminiamo di più, abituiamoci a posteggiare l’auto più lontano, scegliamo le scale piuttosto che l’ascensore e facciamo lunghe passeggiate pomeridiane, se ne abbiamo tempo, con il nostro cane o i nostri bambini.
Qualora l’istinto ci inducesse a stuzzicare qualcosa in più, con l’auto convinzione che questo non abbia conseguenze su di noi e sul nostro peso, concentriamoci su un pensiero positivo, diverso dal cibo e rafforziamo l’idea che: se cediamo alla tentazione del cibo una volta, cederemo anche le volte successive!
Il segreto è concentrarsi su altre cose, altri pensieri e tenersi impegnati.
Una buona alimentazione ha bisogno di educazione al Cibo e questo significa anche imparare a considerarlo un bisogno importante per la Salute e anche un piacere che ci riunisce, ma senza cadere nell’eccesso e trasformarlo così in ossessione.
Autore: Dr.ssa Rosa G. Pinizzotto
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