Sappiamo davvero scegliere tra questa vasta gamma di surgelati? Quali sono i criteri da seguire per acquistare un surgelato sicuro?
A seguito dell’articolo pubblicato stamattina, su come scegliere, conservare e scongelare i cibi surgelati (vedi link) su richiesta dei nostri lettori, approfondiamo l’argomento, per capire meglio come scegliere i cibi dal bancone dei surgelati:
Innanzitutto sfatiamo un mito: l’alimento congelato di prima qualità è più fresco del fresco. Innanzitutto, il valore nutritivo delle proteine si mantiene intatto mentre sappiamo che carne e pesce si alterano in breve tempo per azione dei batteri presenti nell’atmosfera.
Il valore dei grassi rimane del tutto inalterato e così quello dei carboidrati che subiscono lievissime alterazioni, spesso destinate a migliorarne il gusto e digeribilità.
Le vitamine, infine, rimangono intatte mentre sappiamo che le verdure perdono dal 30 all’80% dei principi attivi e vitamine nel giro di 48-72ore.
Con la surgelazione le vitamine come quelle del gruppo B presenti nel pesce e nella carne, non solo non diminuiscono, ma al contrario in alcuni casi aumentano.
I prodotti congelati di prima qualità conservano quindi inalterati i valori nutritivi. Per le stesse ragioni, il prodotto congelato di prima qualità mantiene ottimo gusto e il sapore della freschezza originaria.
Il prodotto congelato di prima qualità non ha bisogno né di conservanti né di alcun tipo di additivo per presentarsi in tavola con il massimo delle sue virtù, non è inoltre soggetto a processi di deterioramento ed è quindi un cibo sicuro.
Ma come capire se stiamo comprando surgelati di qualità?
Oggi la scelta dei surgelati è piuttosto varia, spazia dalle classiche verdure, al pesce, alla carne, fino ad arrivare ai primi e secondi piatti e ai contorni, pronti in soli 5 minuti.
Ma sappiamo davvero scegliere tra questa vasta gamma di surgelati?
Quali sono i criteri da seguire per acquistare un surgelato sicuro?
Qui di seguito alcuni piccoli consigli per l’acquisto.
Come prima cosa occorre leggere l’etichetta del prodotto che deve riportare oltre le abituali informazioni sul nome del surgelato, sull’azienda produttrice, sulla scadenza e soprattutto anche l’elenco degli ingredienti di cui è composto e con cui soprattutto è trattato.
Quest’ultimo è un aspetto fondamentale poiché è solo attraverso l’analisi degli ingredienti è possibile scegliere correttamente tra i vari tipi di surgelati in commercio.
Innanzitutto, è bene focalizzare in primis la qualità dei grassi. Come è noto infatti, la margarina e i grassi idrogenati hanno un effetto dannoso sulla salute, spesso causa di malattie cardiovascolari. Anche la presenza di olio di semi indica che il prodotto non è di buona qualità.
L’olio di semi infatti è ricco di grassi di acidi insaturi che, portati a temperature elevate, sprigionano sostanze nocive per il nostro organismo. Per i motivi sopra elencati è sempre buona norma scegliere prodotti realizzati e conditi esclusivamente con olio extra vergine d’oliva.
Stesso discorso vale per il glutammato di sodio, indicato dalla sigla E621, il quale serve unicamente a far risaltare il sapore del prodotto ma che di fatto non è un ingrediente necessario.Impariamo a leggere bene le etichette anche del pesce surgelato o decongelato venduto al banco del fresco: se il pesce è decongelato deve essere esposto il cartellino del prodotto con indicati gli additivi (nel congelato ci sono quasi sempre).
Ad esempio si trova a volte indicato nell’etichetta la presenza di E451, E452 (trifosfato di sodio o di potassio, sempre classe dei polifosfati). Talvolta anche di E331, E332 (citrati).l’E451 è un additivo chimico utilizzato per poter mantenere compatte le carni (trattengono l’acqua) ed hanno anche un’azione antimicrobica (per impedire che “vada a male”)..
Questo additivo è gravemente dannoso per la salute in quanto ostacola l’assorbimento dei minerali da parte del nostro organismo.
I polifosfati sono pericolosi poichè interferiscono con diversi processi metabilici, tra cui quelli di assorbimento da parte dell’organismo di sostanze nutritive e sali minerali.
Una volta ne erano piene le carni insaccate, ora il consumatore ci sta attento (e di conseguneza le ditte si sono adeguate) e credo che tutti noi quando compriamo il prosciutto cotto o i wrustel scegliamo sempre quelli con la scritta “senza polifosfati aggiunti”. E’ opportuno poi ovviamente controllare sempre la data di scadenza e soprattutto scegliere i prodotti surgelati più recentemente.
Occorre poi fare molta attenzione ai termometri degli espositori. La temperatura ideale non deve mai superare i -18 gradi C. Se sulla superficie della confezione notate della brina o delle scaglie di ghiaccio, molto probabilmente i surgelati sono stati conservati male, con il rischio di aver subito l’attacco dei batteri e dunque l’alterazione organolettica. Le buste ovviamente non devono riportare ammaccature o danni di nessun genere.
Infine è sempre buona norma scegliere quei prodotti che durante la cottura, sia in forno, che in padella antiaderente o in forno a microonde, non chiedono ulteriore aggiunta di condimenti.
Una volta acquistati, per evitare che durante il tragitto fino a casa si scongelino, i surgelati vanno conservati in un contenitore di tipo termico, lo stesso che utilizziamo durante i picnic o il campeggio.
Se avete ancora dubbi, noi siamo qui. Proveremo a darvi ogni risposta per garantire il vostro benessere!!! 🙂
Autore: Federica Moretti