Pregiudizi ed errate informazioni nei confronti degli alimenti surgelati e sui relativi processi di surgelamento.
Molti nutrono pregiudizi nei confronti degli alimenti surgelati temendo che le proprietà nutritive vadano perse nei processi di surgelamento.
In realtà il surgelamento mantiene inalterate quasi tutte le proprietà del cibo fresco; infatti la bassa temperatura non distrugge i microorganismi e gli enzimi presenti negli alimenti ma ne rallenta o ne impedisce l’attività.
Qualche attenzione bisognerebbe porla piuttosto al processo di scongelamento, un’operazione molto importante che se condotta in modo inappropriato può portare la perdita di elementi nutritivi.
Dal punto di vista nutrizionale non c’è differenza tra alimenti congelati e surgelati:
il congelamento è un processo che puoi realizzare anche tu nel tuo freezer di casa e che ti dà la possibilità di conservare gli alimenti per un lungo periodo.
I surgelati invece sono i prodotti che trovi al supermercato; la surgelazione infatti è quel procedimento industriale che si basa sull’abbassamento della temperatura (-18°) in tempi rapidi, che consente di conservare i cibi a lungo.
Come scegliere i surgelati
Verifica sempre che su ogni prodotto sia applicata un’etichetta che indichi il contenuto, la data di scadenza e le corrette modalità di conservazione. Controlla anche che le confezioni non presentino né ghiaccio sulla superficie, né deformazioni evidenti, indice di un surgelamento non corretto.
Come conservare i surgelati
Ricordati che durante il percorso tra il negozio e casa devi conservare i tuoi surgelati all’interno di una borsa termica, così da limitare il più possibile le variazioni di temperatura che potrebbero danneggiarli.
Mantienili sempre in freezer e riponi davanti agli altri quelli con la data di scadenza più vicina. La durata varia a seconda del congelatore: verifica i simboli internazionali per le temperature, quali ad esempio:
**** (- 25 / – 30 C) e *** (- 18 C): puoi conservare i surgelati fino alla data indicata sulla confezione.
** (- 12 C): consente di mantenere i surgelati per un mese.
(- 6 C): i surgelati si conservano solo per qualche giorno.
Se poi manca la corrente elettrica in frigo, ricorda che un congelatore ben chiuso e pieno di alimenti surgelati può mantenere il cibo in buone condizioni per circa 2 giorni. Se è pieno solo a metà per un giorno. Se il cibo si scongela completamente non è possibile ricongelarlo, devi cucinarlo subito!
Come scongelare
Scongelare in modo corretto è importante per non alterare le caratteristiche originarie degli alimenti. Ricordati che a temperatura ambiente è possibile scongelare solo prodotti di piccole dimensioni in quanto i prodotti grossi richiedono molto tempo e si rischia la scongelazione della parte esterna prima di quella interna, con conseguente degradazione della parte già scongelata.
Lo scongelamento può avvenire in diversi modi:
- a temperatura ambiente, adatto per prodotti di piccole dimensioni, altrimenti la parte interna rimane surgelata mentre quella esterna va incontro a deterioramento
- in frigorifero, si ha uno scongelamento lento che impedisce le alterazioni
- in acqua corrente fredda, per uno scongelamento più rapido, ma il cibo andrebbe protetto in un involucro impermeabile
- in acqua bollente o in forno, per cuocere direttamente gli alimenti (valido per ortaggi, carne o pesce)
- a vapore, unmetodo usato a livello industriale che non danneggia il cibo trattato
- con forno a microonde, che produce uno scongelamento rapido ma a volte non uniforme, molto usato nella ristorazione.
- Una cosa da non fare è invece ricongelare un alimento crudo dopo il suo scongelamento, poichè perde parte del suo valore nutrizionale può andare incontro a processi di degradazione.
Nello specifico:
Scongelare “a freddo”: in frigo, il più consigliato, ad esempio su di un piatto coprendo l’alimento con l’apposita pellicola trasparente (i tempi sono quelli che abbiamo indicato sopra!); oppure in acqua corrente, ma è necessario che non ci sia mai un contatto diretto con l’acqua: quindi proteggi il prodotto con un imballaggio impermeabile, ad esempio un sacchetto di plastica a tenuta stagna, perché lo scorrere dell’acqua sull’alimento provoca la perdita di principi nutritivi e ne altera sapore e aroma.
Scongelare “a caldo”: nel forno a microonde, all’interno di un contenitore adatto (ad esempio di vetro), bastano pochi minuti e non si alterano le caratteristiche organolettiche; in acqua calda, ma solo nel caso di alimenti con un gradi di umidità medio-alto (le verdure), per non provocare disidratazioni superficiali o formazione di condensa. Quasi tutti gli ortaggi si possono cuocere direttamente in acqua bollente o olio caldo, in forno o nel microonde, in contenitori resistenti alle alte temperature, senza bisogno di essere scongelati!
Autore: Federica Moretti