Perché non conviene sempre navigare a vista.
Sì, questo approccio dà anche forti emozioni, ma se vogliamo fare qualcosa di buono, nella vita, dobbiamo pianificare obiettivi.
Ci sono diversi studi sull’importanza di pianificare obiettivi. Mi viene in mente un report di Bodenheimer e Handley, che nel 2009 ha analizzato 8 diversi studi scientifici dimostrando proprio l’importanza di questo approccio e come il raggiungimento di obiettivi ben pianificati aumenti la nostra autostima.
Troppo spesso siamo persi tra mille pensieri e mille impegni quotidiani, lavoro, famiglia, amici, sport, hobby… Abbiamo così poco tempo per fermarci, pensare e pianificare, giusto? Anche al lavoro, spesso si lavora sulle necessità contingenti, sull’emergenza del momento. Ma così non si va lontano.
BISOGNA FERMARSI E PIANIFICARE.
Un obiettivo ben pianificato si dice che debba essere SMART. SMART è un acronimo in lingua anglosassone che identifica le qualità di questo obiettivo:
S = Specific (Specifico)
M = Measurable (Misurabile)
A = Achievable (Raggiungibile)
R = Relevant (Rilevante)
T = Time-Based (Temporizzabile)
Vediamo cosa vogliono dire questi vari elementi di un obiettivo ben fatto.
Un obiettivo specifico è un obiettivo ben definito. “Voglio essere forte nella corsa” non è specifico. “Voglio migliorare i miei tempi in gara” è specifico. Ci dà subito un’idea chiara di cosa voglio fare realmente, non è vago. Se quando esprimi l’obiettivo ad alta voce hai l’impressione di dire una cosa qualsiasi a un amico davanti a una bottiglia di birra, stai sbagliando approccio.
OBIETTIVO MISURABILE
L’obiettivo poi deve essere misurabile. Se non è misurabile come puoi quantificarlo, capire se stai lavorando bene e se lo hai raggiunto? “Voglio battere Tizio in gara” non è misurabile. “Voglio raggiungere il traguardo in 11 secondi” è misurabile e potrai lavorare per raggiungere quel tempo.
OBIETTIVO REALISTICO
Ma gli 11 secondi, sono raggiungibili? L’obiettivo che ti poni deve essere realistico. Passare dall’essere nessuno a scrivere libri per diventare Stephen King in un giorno non è proprio raggiungibile… Un obiettivo raggiungibile è conforme alle nostre capacità ed è sotto il nostro completo controllo. Ecco anche perché dire “Voglio battere Tizio in gara” non è un buon punto di partenza. Puoi lavorare per raggiungere gli 11 secondi, ma non potrai sapere se Tizio il giorno della gara farà magicamente 10 secondi. Se 11 secondi per te sono raggiungibili, allora lavora su quello. E poi magari batterai Tizio, ma devi lavorare sempre su obiettivi che sono sotto il tuo diretto controllo e raggiungibili.
OBIETTIVO RILEVANTE
E domandati sempre: questo obiettivo è rilevante? Inutile perdere tempo e fatica per raggiungere obiettivi di poco conto. Che senso avrebbe? Pianifica e lavora su ciò che ti interessa davvero.
OBIETTIVO TEMPORIZZABILE
Infine, l’obiettivo deve essere temporizzabile. Entro quando vuoi raggiungere gli 11 secondi? Entro domani, se oggi sei a 15, forse non è realistico. Ma entro un mese o due forse sì. Sta a te dirlo, nessuno ti conosce così bene da poterlo dire al posto tuo.
Secondo questo esempio, un obiettivo SMART potrebbe essere: “voglio migliorare i miei tempi in gara, arrivando agli 11 secondi entro 8 settimane”.
Ma non finisce qui, come direbbe il caro Corrado.
Una volta definito l’obiettivo “genitore”, infatti, devi passare agli obiettivi “figli”. E ognuno di loro sarà SMART. Per raggiungere gli 11 secondi, visto che parto dai 15, nel prossimo allenamento cosa dovrò fare? Magari la risposta sarà “migliorare lo scatto e partire in meno di xx decimi di secondo”.
Ogni piccolo obiettivo “figlio” raggiunto sarà un passo in avanti verso l’obiettivo “genitore”. Di solito, nel coaching, il “genitore” è l’obiettivo di percorso, che dovrai raggiungere nel percorso che faremo insieme, mentre il “figlio” è l’obiettivo di sessione, da portare a casa entro la sessione del giorno.
Usa questo metodo per pianificare gli obiettivi ed esprimili sempre in positivo, in modo da focalizzare l’attenzione su ciò che vuoi e non su ciò che non vuoi. Vedrai che le cose cambieranno.
AUTORE: Roberto Tartaglia