Mi chiamo Roberto Tartaglia, mi occupo di life, wellness e sport coaching e di mental training (allenamento mentale), integrando i dettami ICF con tecniche di visualizzazione mentale, comunicazione, concentrazione, dialogo interiore, REBT, meditazione mindfulness e filosofie orientali apprese in decenni di pratica marziale. Il mio metodo è rigorosamente scientifico, si avvale delle continue ricerche nel campo delle neuroscienze e attinge dagli studi di grandi come Oliver Sacks, Norman Doidge, Vilayanur S. Ramachandran, Mihály Csíkszentmihályi, Alexander Lurija, Daniel Goleman, Paul Ekman e Howard Gardner.
Mi chiamo Roberto Tartaglia, classe 1977. Sono un mental coach membro ICF – International Coach Federation, la più rinomata federazione mondiale di coach professionisti.
Sono anche professionista della comunicazione dalla metà degli anni Novanta, giornalista, scrittore di bestseller Amazon, appassionato studioso di mente e neuroscienze da tantissimi anni ed ex atleta di kung fu (oro italiano e intercontinentale).
Mi sono formato e certificato con rigorosi test ed esami presso la Advanced Coach Academy di Giovanna Giuffredi. Nella stessa scuola mi sono specializzato in Sport & Wellness Coaching con il metodo “Inner Game” di Timothy Gallwey.
Ho studiato le basi e le tecniche di Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT) con lezioni tenute dal Prof. Mario Di Pietro, per un loro utilizzo non terapeutico all’interno del coaching.
Sono anche Master Practitioner in Programmazione Neuro Linguistica (PNL), con certificazione a firma del fondatore, Richard Bandler, sebbene mi limiti a utilizzare, di questa disciplina, solo le tecniche che hanno trovato, nel tempo, una validità scientifica.
Negli anni, mi sono specializzato anche in comunicazione non verbale con gli studi dell’ex agente speciale FBI Joe Navarro e con certificazioni rilasciate dal Paul Ekmann Group.
Oggi mi occupo di life, wellness e sport coaching e di mental training (allenamento mentale), integrando i dettami ICF con tecniche di visualizzazione mentale, comunicazione, concentrazione, dialogo interiore, REBT, meditazione mindfulness e filosofie orientali apprese in decenni di pratica marziale.
Il mio metodo è rigorosamente scientifico, si avvale delle continue ricerche nel campo delle neuroscienze e attinge dagli studi di grandi come Oliver Sacks, Norman Doidge, Vilayanur S. Ramachandran, Mihály Csíkszentmihályi, Alexander Lurija, Daniel Goleman, Paul Ekman e Howard Gardner.
La mia più grande fortuna, al di là degli studi, è quella di avere a che fare con grandi professionisti della neuroeducazione che mi hanno insegnato e continuano a insegnarmi moltissimo, sulla mente e sul sistema nervoso.
Nel 2017 ho creato anche il progetto online Sereni & Felici (https://www.sereniefelici.it/) con l’intento di dar vita a un sito di divulgazione scientifica, un luogo in cui apprendere in maniera semplice come vivere al top con metodi scientifici. In un mondo pieno di bufale, il nostro intento è far sapere cosa dice la scienza e come raggiungere davvero i propri obiettivi e aumentare le performances nello sport, nel lavoro e nella vita di tutti i giorni.
Vivo vicino Latina, ma lavoro in tutta Italia con sessione online, con manager e atleti di alto livello. Sulla pagina “dicono di noi” del mio sito ci sono le recensioni di alcuni miei coachee.
Per capire cos’è il coaching, devi sapere prima cosa non è.
Il coaching non è terapia. Può supportare le terapie, certo, ma non le sostituisce. E non è un percorso motivazionale. Il motivatore, dunque, non è un coach. Così come non lo è un formatore. Il coach non ti dice che sei forte e non si mette davanti a una lavagna per insegnare. Si tratta di lavori del tutto diversi.
Anche nel coaching arrivano motivazione, autostima e tante altre belle sensazioni, ma come conseguenza dell’individuazione di strumenti e strategie.
Inutile dirti che sei forte e motivarti, se poi torni a casa e non hai gli strumenti per affrontare i problemi e raggiungere i tuoi obiettivi. Giusto?
Il coaching, dunque, è un intervento non terapeutico che si sviluppa come conversazione tra il coach e l’altra persona (il coachee, o partner di coaching). Una conversazione che permette al coachee di trovare, riconoscere e utilizzare le sue risorse, il meglio di sé, le sue potenzialità non ancora espresse, per raggiungere i suoi obiettivi di vita.