Il nichel è presente praticamente dappertutto ma conviverci è possibile, scopriamo come.
La scoperta della frittura è molto antica e nel 1618 il famoso artista Diego Velazquez realizzò un quadro ormai famoso “Anziana friggendo uova” che sottolineava il largo utilizzo della frittura nella cucina del tempo.
Ancora oggi molti Italiani amano la frittura e qualcuno la preferisce più di altri, tra i metodi di cottura in cucina. Tuttavia il consumo deve sempre essere limitato allo straordinario e mai cadere nel quotidiano e pertanto si consiglia di non assumere più di 2 o 3 fritture al mese!
Non è solo la frittura in sé a far male al nostro apparato digerente e al fegato, ma bensì l’olio utilizzato per immergere l’alimento e renderlo morbido dentro e croccante fuori!
La prima frittura fu probabilmente realizzata con olio extravergine d’oliva per rendere più saporiti alcuni alimenti, come erbe, erbette e fiori, che facevano parte dell’alimentazione contadina.
L’olio extravergine d’oliva è la soluzione migliore e più salutare per realizzare le fritture, poiché ha un elevato “punto di fumo”, ovvero le molecole che lo compongono rimangono stabili ad alte temperature e non generano l’acroleina, una molecola irritante per la mucosa gastrica e tossica per il fegato.
Mantenendo la sua stabilità, l’olio conserva anche le sue caratteristiche nutrizionali e la sua azione protettiva anche nei confronti del fegato.
E’ bene tuttavia ricordare che le condizioni in cui viene realizzata la frittura sono importanti: attenzione alla durata del procedimento, alla freschezza dell’alimento e dalla superficie dell’alimento esposta all’aria durante la cottura.
Gli svantaggi dell’utilizzo dell’olio extravergine d’oliva sono principalmente due: il costo dell’olio e il sapore del fritto, che non piace a tutti perché è più forte e per qualcuno meno “saporito”.
Ricordiamo però che la frittura in miscele di olii vegetali o oli d’oliva di minor qualità potrebbe seriamente mettere a dura prova il nostro fegato e il nostro stomaco.
Pertanto scegliamo la Salute, scegliamo altri metodi di cottura, limitiamo la frittura a 2 volte al mese e scegliamo comunque e sempre il nostro Olio extravergine d’oliva!
Autore: Dr.ssa Rosa G. Pinizzotto Biologa Nutrizionista
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