Piccoli ma importanti errori vengono compiuti comunemente nelle nostre case, spesso senza rendersene conto e senza esserne consapevoli.
Piccoli ma importanti errori vengono compiuti comunemente nelle nostre case, spesso senza rendersene conto e senza esserne consapevoli: tutto questo fa parte del complesso ruolo dell’essere genitori, il più vecchio e difficile mestiere del Pianeta.
Ogni qualvolta ci rivolgiamo al nostro bambino con una semplice promessa, come questa:” Se farai il bravo, ti darò la caramella.” oppure “se finisci di mangiare, ti lascerò giocare alla Play Station”, ricadiamo nell’errore di dare al cibo quella valenza affettiva che non ha, ma che i nostri bambini si porteranno da adulti, quando affronteranno qualsiasi problema affettivo sfogandosi proprio sul cibo.
Un altro errore comune è quello di confondere la fame con l’appetito: la fame è la reale necessità di assumere qualcosa sotto i denti, perché il nostro corpo ne ha bisogno per compiere qualsiasi funzione vitale.
Altra cosa è l’appetito, che è la voglia di assumere alimenti che ci appagano, per saziare un vuoto allo stomaco o per appagare il nostro palato.
Quando i nostri bambini, prima del pranzo o della cena, ci chiedono qualcosa da spizzicare e gustare, potremmo tenere pronta della frutta o dell’insalata: se si tratta di vera fame, non vi saranno problemi nel mangiarla, ma se il nostro bambino ha solo appetito non gli piacerà certo una mela, ma preferirà una barretta di cioccolata.
Attenzione dunque a non assecondare sempre le richieste dei nostri bambini: il rischio è quello di concederli il lusso di mangiare qualsiasi cosa passi sotto i loro occhi, senza criterio né desiderio.
E’ vero che non è mai piacevole negare qualcosa ad un bambino, ma avremo agito per la sua salute.
Autore: Dr.ssa Rosa G. Pinizzotto – Nutrizionista
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